LA SPIAGGIA VISTA DAL CIELO

Il volo del drone lungo il litorale tirrenico compreso tra il torrente Inganno ed il porto di Capo d’Orlando.
Marzo - Aprile 2017







Le immagini (aprile 2017) della spiaggia vista dall’alto rendono in modo chiaro la situazione attuale.

Evidenti risultano l’interferenza sul trasporto solido del molo di soprattutto del porto di S.Agata di Militello e la conseguente
erosione della spiaggia sottoflutto, sottostante il Lungomare.
Procedendo verso Est, si nota l’assottigliamento della spiaggia ed appare evidente il rischio di ulteriori crolli della strada.

All’altezza della foce del torrente di Rosmarino si vede una notevole ripresa del trasporto solido determinato dalla distruzione
delle briglie trasversali costruite lungo il corso d’acqua.
Il ripristino degli apporti da parte del Torrente consente la stabilità della spiaggia che orla il territorio comunale.
Tra la frazione Marina e la stazione di Zappulla la spiaggia confina col terreno agricolo. Si scorge però il percorso di una pista 
terra battuta dove transitano veicoli, preludio della costruzione di una nuova strada lungomare che risolverà la continuità spiaggia-
terreno agricolo inserendo nuovi fattori di rischio per l’integrità dell’arenile.

Oltre la stazione di Zappulla si notano immotivate opere di difesa (barriere orizzontali e pennelli) che riverberano i loro effetti
sul vicino litorale di Capo d’Orlando.

Alla foce del torrente Zappulla si nota uno scarso apporto di sedimenti a causa dell’imbrigliamento del corso d’acqua e dell’alterazione
del suo letto, colonizzato da piante idrofile.
Il litorale  immediatamente sottoflutto è interessato da una strada che si protende verso il mare, oggi difesa da una diga in massi;
sopra la strada un elipista in funzione di protezione civile.
Dall’alto, appare evidente come questo tratto di strada piega di alcune decine di metri verso la battigia rispetto all’asse della Via Trazzera
Marina, ponendosi addirittura al di sotto dell’abitato.

Procedendo verso Capo d’Orlando, si riscontrano opere di difesa che hanno profondamente alterato il naturale trasporto dei sedimenti
verso est.  Ne costituisce testimonianza l’andamento frastagliato della linea di battigia come diretta conseguenza delle opere realizzate.

Varcato il Capo, alle pendici orientali del promontorio, il forte accumulo di sabbia è ormai in balia delle mareggiate di maestrale e tramontana. I massi frantumati del vecchio porto orlano tutta la spiaggia, trattenendo la sabbia e impedendole (al momento) di mettersi in movimento verso levante.

Tutto il trasporto litoraneo di sabbia in movimento nella sotto-unità fisiografica che ha inizio col porto di Sant'Agata di Militello trova il suo punto di arrivo nel grande arenile che si è formato a ridosso del molo del porto di Capo d'Orlando.



 

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